Da Betlemme i pellegrini si sono recati ad Ain Karim, dove Maria si andò dalla cugina Elisabetta e hanno pregato il Magnificat. Hanno visitato il luogo della natività di san Giovanni Battista e pregato il Benedictus. Una tappa che ha fatto riflettere è stata la visita allo Yad Vaschem, memoria dell’olocausto degli ebrei. A Betlemme c’è stata la sosta al Campo dei pastori, alla Grotta della natività con la celebrazione presieduta dall’arcivescovo. Altra tappa è stata a Betania alla casa di Lazzaro, Marta e Maria. È stato percorso il Monte degli ulivi, dalla edicola dell’Ascensione al luogo dove Gesù insegnò il Padre nostro. Commovente è stato pregare nella chiesa dell’agonia, accanto all’orto degli ulivi. Nel luogo del Cenacolo don Samuele ha continuato le spiegazioni. È seguita la visita alla chiesa dove Pietro rinnegò il Signore. La celebrazione eucaristica ha concluso la giornata. Il giorno 5 di buon mattino ci si è recati a fare visita alla basilica del Santo Sepolcro con la celebrazione eucaristica. Nel pomeriggio è seguita una sosta al muro del tempio, detto muro della preghiera. Attraversando l’antica città si è proseguito per la chiesa di S. Anna. Dal luogo del pretorio di Pilato è iniziata la Via Crucis lungo la via dolorosa, terminata al santo Sepolcro. Il clima di amicizia, di fraternità, il silenzio e il raccoglimento , le spiegazioni della guida, le meditazioni dell’arcivescovo hanno accompagnato i pellegrini nei luoghi dove Gesù è passato.
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