Santa Messa a Falconara per il Tempo del Creato

Ogni anno, dal 1° settembre (Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato) al 4 ottobre (festa di San Francesco d’Assisi), i cattolici si uniscono ai cristiani di tutto il mondo per celebrare il Tempo del Creato. Un periodo in cui attraverso alcuni eventi viene sottolineata l’importanza di preservare la Terra e l’ambiente in cui viviamo.

Per riflettere su come prenderci cura della nostra casa comune, l’Arcidiocesi di Ancona-Osimo e le parrocchie di Falconara Marittima, in collaborazione con il Comune di Falconara Marittima, hanno organizzato due appuntamenti. Il primo è stato il dibattito “Le energie rinnovabili. Per una vera transizione energetica“, introdotto dal professor Paolo Principi, venerdì 20 settembre presso la Biblioteca Francescana di Falconara. Il secondo è stato la Santa Messa presieduta domenica 22 settembre da Mons. Angelo Spina nella parrocchia Beata Vergine Maria del Rosario, concelebrata dai sacerdoti di Falconara.

Papa Francesco, nel suo messaggio per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato 2024 che si intitola “Spera e agisci con il creato”, sottolinea che la fraternità universale è l’unica speranza oggi davanti ai mali che minacciano tutta la famiglia umana. Questa fraternità deve estendersi a tutte le creature del mondo, di cui l’uomo è parte, in vista di una responsabilità ecologica integrale. Infatti la promessa di salvezza in Cristo abbraccia non solo gli uomini, ma anche tutte le altre creature. E lo Spirito Santo rende l’uomo custode e coltivatore, non predatore e distruttore delle energie del cosmo. Nel momento di transizione che tutta l’umanità sta vivendo, l’amore per la natura ci deve quindi guidare nella conoscenza e nella scelta delle forme di energia più sostenibili: per le nostre case, per i trasporti e per le industrie.

All’inizio della celebrazione Alessio Giorgetti, direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e del lavoro, ha sottolineato che «è importante lodare Dio per il dono del creato», ma che è fondamentale anche «custodirlo e prendercene cura». Anche Mons. Angelo Spina ha ricordato che «il creato è un dono da accogliere e da custodire» e, facendo riferimento al Vangelo in cui i discepoli discutevano su chi tra loro fosse più grande, ha sottolineato che «anche ai nostri giorni tutti vogliono comandare e nessuno vuole servire. Tutti vogliono essere i primi. In più ci sono tre malattie molto evidenti: il narcisismo, l’individualismo e l’egoismo».

L’Arcivescovo ha spiegato che «mai come oggi si è attaccati alla propria immagine. Il narcisismo si è tradotto in esteriorità, conta solo l’apparire. Purtroppo sono crollati i valori e ciò porta a chiudersi e a tagliare i ponti con gli altri. Le persone pensano solo a se stesse, non guardano i bisogni degli altri. Gesù invece ci dice che chi vuole essere il primo deve essere servo di tutti, come ha fatto Lui che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la vita per noi. Grande è colui che serve e ama».

Facendo poi riferimento al messaggio del Papa per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, ha sottolineato che «il Santo Padre ci invita alla speranza e ad essere operosi. La madre terra è la nostra casa comune. Non ne siamo padroni, dobbiamo amarla e custodirla». Mons. Angelo Spina ha quindi rivolto un pensiero a coloro che hanno subito danni a Falconara e a Castelferretti, a causa delle forti piogge degli ultimi giorni, e ha ringraziato tutte le persone che hanno mostrato solidarietà, aiutando a pulire le abitazioni, i garage, la chiesa e l’oratorio di Castelferretti: «La cura del creato non è ideologia, è azione». Inoltre ha ringraziato tutti coloro che hanno organizzato le iniziative per il Tempo del Creato, gli scout di Falconara e Castelferretti e il Masci.

Durante l’offertorio è stato portato all’altare un mappamondo gonfiabile, simbolo della nostra madre terra che va custodita, e le offerte sono state devolute alla diocesi dell’Alto Solimões (Amazzonia), gemellata da alcuni anni con l’Arcidiocesi di Ancona-Osimo.

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