Durante la visita pastorale nella parrocchia Santa Maria della Misericordia, iniziata lunedì 21 ottobre, Mons. Angelo Spina ha incontrato i catechisti, i capi scout e gli educatori del dopocresima, che guidano 120 scout e circa 100 i bambini che si stanno preparando ai sacramenti. L’Arcivescovo ha sottolineato che «in una comunità parrocchiale lo Spirito Santo suscita tanti carismi, tanti gruppi, che sono chiamati all’unità. Non bisogna pensare che un gruppo sia meglio dell’altro, altrimenti nascono le divisioni. Siete come le dita di una mano, distinte ma vicine. La diversità è la ricchezza della Chiesa. Nella parrocchia ci sono tante realtà diverse che sono chiamate a camminare insieme, come ci indica il cammino sinodale».
I catechisti hanno spiegato che hanno accolto «con entusiasmo il cammino di formazione sulla catechesi, organizzato dalla diocesi, di cui sentivamo davvero la necessità e al quale abbiamo aderito quasi tutti, per un bisogno forte di confronto e di crescita spirituale, anche personale. Quello che auspichiamo e per cui stiamo lavorando modificando l’approccio alla catechesi stessa, basandoci su un metodo sempre più esperienziale, è la presenza di una comunità di catechisti e di educatori, dove si operi di comune accordo, come indicato dal cammino sinodale, cercando di curare, con non poche difficoltà, l’armonia e la collaborazione tra di noi e con tutte le altre realtà parrocchiali presenti».
La parrocchia è formata da vari gruppi, ma è stato sottolineato che non sempre riescono a collaborare in unità. «Il nostro obiettivo come catechisti – hanno spiegato – è creare una comunità, in primis tra di noi, ma contemporaneamente con le famiglie dei nostri ragazzi e con tutte le altre realtà parrocchiali, in cui ci si senta tutti parte della stessa famiglia e si lavori in quanto collaboratori del parroco, andando tutti nella stessa direzione che è quella di portare la nostra comunità a Dio e a Gesù eucarestia. Su questo stiamo lavorando con gioia e amore. Con padre Lorenzo stiamo anche programmando degli incontri di catechesi per adulti. Vorremmo che la nostra chiesa fosse sentita come casa dai nostri ragazzi e dalle loro famiglie e, in quanto tale, vissuta. Un luogo di incontro con Dio e anche con le sorelle e i fratelli, un posto rassicurante dove ci siano persone sempre pronte ad ascoltarli, a raccogliere e ad accogliere le loro problematiche e difficoltà, ma anche le loro gioie e i loro successi, facendo sentire ognuno parte attiva, insostituibile e fondamentale della nostra famiglia».
L’Arcivescovo ha sottolineato che «il catechista, prima di essere uno che insegna, è una persona che annuncia qualcosa di grande che porta nel cuore, cioè la morte e la resurrezione di Gesù e, quindi, l’amore. Siamo discepoli di Gesù, chiamati ad annunciare il Vangelo». Anche i capi scout hanno presentato il loro gruppo Osimo 2, spiegando che è nato 48 anni fa e che i bambini sono circa 120, dagli 8 ai 20 anni, provenienti anche da altre parrocchie. Tanti i temi affrontati durante l’incontro, che solitamente gli educatori affrontano con i ragazzi, come la sessualità, l’omosessualità, l’identità di genere. Su questi argomenti, l’Arcivescovo ha sottolineato che è importante essere formati per aiutare i giovani a comprendere la visione della Chiesa e per accompagnarli nel cammino della fede. Bisogna essere ben preparati».
Durante la settimana, Mons. Angelo Spina ha anche incontrato i bambini e i ragazzi del catechismo, dell’Azione Cattolica e gli scout. Nel salone della parrocchia, tra canti e giochi, i bambini hanno fatto alcune domande all’Arcivescovo. Tante le domande personali, da cosa fa durante la giornata a come ha sentito la vocazione a diventare sacerdote, ma diverse sono state anche le domande relative alla fede, ad esempio la differenza tra comunione e cresima e cosa avviene durante la consacrazione dell’ostia. I ragazzi con i loro educatori hanno anche cantato la canzone “Io ho un amico che mi ama”, suonata con la chitarra dall’Arcivescovo, che li ha ringraziati e ha sottolineato che «la cosa bella che mi porto nel cuore di questo incontro sono i vostri volti, la vostra gioia e il vostro impegno. Se noi incontriamo Gesù, conosciamo il suo Vangelo e camminiamo con Lui, diventiamo suoi discepoli e la nostra vita sarà un capolavoro. Saremo bravi cristiani che faranno cose grandi. La cosa più grande che possiamo fare è volerci bene. Gesù ci ha detto: “Amatevi gli uni gli altri come Io vi ho amato”».
Durante la settimana, l’Arcivescovo ha anche incontrato la fraternità dell’Ordine francescano secolare. La ministra Manila Catena ha illustrato alcune iniziative realizzate recentemente, tra cui la partecipazione all’XI edizione di InCanto rivivendo il “fioretto” della pecorella riscattata da San Francesco, i pellegrinaggi nei luoghi di San Francesco, tra cui Greccio, Fonte Colombo e La Verna. Ha inoltre ricordato l’iniziativa di carità e accoglienza nei confronti di somali senzatetto, che vivevano per strada nel quartiere Archi di Ancona.
Un momento molto bello ed emozionante è stata anche la Santa Messa celebrata sabato 26 ottobre, durante la quale una signora della parrocchia, Olga Bartolini, ha ricevuto i sacramenti del battesimo, della comunione e della cresima. Dopo un cammino di formazione con padre Lorenzo, durato un anno e mezzo, accompagnata da tutta la comunità, ha ricevuto i sacramenti. È stata un’emozione forte per lei che ha ringraziato l’Arcivescovo che ha presieduto la messa, i sacerdoti padre Lorenzo e padre Sergio e i parrocchiani che l’hanno sostenuta e aiutata in questo percorso, durante il quale ha iniziato a far parte del gruppo francescano e del coretto. Da una settimana ha anche iniziato una nuova esperienza come catechista.
Domenica 27 ottobre, alle 11, l’Arcivescovo ha celebrato il matrimonio tra Olga e suo marito, un momento di festa e gioia per tutta la comunità parrocchiale, mentre nel pomeriggio ha presieduto la messa conclusiva della visita pastorale, durante la quale ha ringraziato i fedeli, padre Lorenzo e padre Sergio per l’accoglienza e per i tanti bei momenti di condivisione e fraternità vissuti insieme. Ha quindi ricordato tutti gli incontri della settimana, tra cui quelli con il consiglio pastorale e il gruppo liturgico, il Masci, l’Ordine francescano secolare, il consiglio per gli affari economici, i chierichetti, gli ammalati, gli Amici della misericordia e il circolo Acli, la Confraternita del Santissimo Sacramento e Nome di Maria, i cori, i ministri straordinari della comunione. Una settimana di grazia, con tanti momenti di preghiera, come la celebrazione della messa quotidiana, le catechesi sul Credo Apostolico, l’adorazione eucaristica.
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