UNITALSI: “Storia di servizio” dal 1903
di Luisa Di Gasbarro
All’inizio del secolo scorso un giovane romano, Giovanni Battista Tomassi, figlio dell’amministratore dei Principi Barberini, da anni in carrozzina per essere affetto da una grave forma di artrite reumatoide, decise di recarsi a Lourdes; era un ragazzo che la sofferenza aveva reso ribelle, ostile e intriso di sprezzante anticlericalismo diffuso a quel tempo in tutta Europa. Desiderava la guarigione e, se non fosse avvenuta, si sarebbe suicidato davanti alla grotta della Madonna. Ma colpito dalla premura, dall’affetto e conforto che i volontari manifestavano verso i pellegrini e i malati, inizia a guardare il dolore e la sofferenza con occhi diversi.
Sulla strada del ritorno consegna la pistola al direttore spirituale del pellegrinaggio perché la Madonna, avendo sconvolto il suo spirito, aveva vinto e poiché “Se Lourdes ha fatto bene a me, farà bene a tanti altri ammalati” manifesta allo stesso direttore e al giovane sacerdote che lo accompagnava, Don Angelo Roncalli, oggi San Giovanni XXIII, la volontà di fondare un’apposita associazione; nel 1903 nasce l’U.N.I.T.A.L. (UNIONE NAZIONALE ITALIANA TRASPORTI AMMALATI LOURDES n. d. d.), poi UNITALSI (UNIONE NAZIONALE AMMALATI LOURDES E SANTUARI INTERNAZIONALI n. d. d.), e il Tomassi accompagna lui stesso nel 1905 il primo pellegrinaggio a Lourdes.
Questo luogo speciale gli ha dati i natali ma l’associazione oggi conduce i pellegrini verso molte altre mete: si va a Fatima, Terra Santa, Loreto, Pompei, S. Giovanni Rotondo, Nevers, Polonia, si va in treno ma anche in aereo, in nave o in pullman. L’UNITALSI da oltre 110 anni offre a persone in difficoltà e non, la possibilità di un’esperienza autentica di fede, di benessere spirituale ma anche un’esperienza umana di condivisione di un percorso di solidarietà e, perché no, di amicizia; come dire, gli incontri non si esauriscono con la fine del viaggio, ma aprono la prospettiva di una vita spirituale e umana diversa come ci si aspetta da ogni pellegrinaggio.
Alcuni pellegrinaggi sono coordinati dalla sede centrale romana dell’Associazione, altri sono autonomamente organizzati dalle 19 sezioni Italiane. Nelle Marche è presente una sezione a Loreto e 15 sottosezioni tra cui quella di Ancona-Osimo con sede in Via dei Cappuccini 14 – Ancona, inaugurata il 10 c.m. alla presenza del nostro vescovo e di numerose rappresentanze (cfr. p. 4).
Sono molte le agenzie turistiche che organizzano viaggi verso i luoghi mariani o che li comprendono nei loro tour, ma la differenza sta nella prioritaria preparazione spirituale, nel clima del viaggio, nello spirito amorevole degli unitalsiani. Nel settembre 2015, di ritorno dal Pellegrinaggio nazionale, il maltempo bloccò in Costa Azzurra i treni UNITALSI con a bordo circa 2500 persone; la preoccupazione per la salute dei pellegrini, la stanchezza per la sosta di circa 20 ore e l’inevitabile disagio, hanno messo a dura prova gli accompagnatori che con spirito e competenza hanno gestito in modo esemplare un evento imprevedibile ed eccezionale a giudicare dalle dichiarazioni degli stessi pellegrini.
La vita dell’UNITALSI non si esaurisce con i pellegrinaggi, veicoli importanti verso i
luoghi sacri celebrandone la missione fondativa, le periodiche rivisitazioni dello statuto hanno rafforzato nel tempo l’aspetto di formazione e crescita spirituale (gli annuali esercizi spirituali a Loreto ne sono esempio) che ne diviene prioritario “…è unʼAssociazione pubblica di fedeli che, in forza della loro fede e del… carisma di carità, si propongono di incrementare la vita spirituale degli aderenti e di promuovere unʼazione di evangelizzazione e di apostolato verso e con le persone ammalate, disabili e in difficoltà…”(art.1statuto2009),“…promuovendo il culto Mariano mediante la preparazione, la guida e la celebrazione di pellegrinaggi a Lourdes e ai Santuari Italiani ed Internazionali”(art.2). Il pellegrinaggio diviene così lo strumento o, come in più occasioni ha ripetuto papa Francesco, invitando i fedeli a farsi pellegrini “… icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. La vita è un pellegrinaggio e l’essere umano è viator, un pellegrino che percorre una strada fino alla meta agognata…” e l’UNITALSI ne è generosa interprete.
Oggi essa è impegnata in molteplici altre attività, iniziative/progetti a favore di persone fragili, ferite nel corpo e nello spirito, a favore dei bambini con le comunità per minori (ad Ascoli Piceno la Casa di Gigi), case famiglia e case vacanze (a Montemonaco), con l’assistenza domiciliare ed ospedaliera, laboratori di vario tipo. Dove c’è solitudine, tristezza, richiesta di aiuto gli unitalsiani realizzano l’attenzione del buon samaritano con gesti concreti di carità, aiutano, curano e accolgono vivendo le opere di misericordia in una prospettiva di fede, includono i più deboli nella comunità cristiana “qualunque cosa avete fatto ai più piccoli, lo avete fatto a me”(Mt 25,40).
L’Associazione è dotata di personalità giuridica canonica e tutte le attività sono svolte in sintonia con gli organismi ecclesiali; sul piano civilistico è riconosciuta dallo stato italiano Ente Ecclesiastico ed è annoverata tra le associazioni di Promozione Sociale e del dipartimento della Protezione Civile con cui collabora nella prevenzione e negli aiuti (es. organizzazione del Giubileo); molti sono i giovani tra 18 e 28 anni che svolgono il Servizio Civile nell’ambito dei suoi progetti. Una storia lunga e importante quella dell’UNITALSI e la Fondazione Tomassi ne custodisce la ricca memoria documentale e fotografica.
Nella nostra regione circa 1000 sono i volontari, sembrano grandi numeri ma non è così, c’è bisogno di persone che oltre a donare tempo e attenzione al prossimo, vivano il servizio come testimonianza d’amore evangelico.
L’Associazione va sostenuta anche per dare l’opportunità, come voleva il suo fondatore, di un pellegrinaggio desiderato a coloro che non hanno sufficienti mezzi economici destinando ad essa il 5 per mille (CF 04900180581) o offrendo un piccolo contributo in occasione della giornata nazionale UNITALSI allorché nelle piazze italiane si può ricevere un alberello d’ulivo.