Prendendo spunto dal volume di Giancarlo Galeazzi su “Il pensiero di papa Francesco” pubblicato nei “Quaderni del Consiglio regionale delle Marche, la Diocesi di Ancona-Osimo ha voluto offrire alla cittadinanza un momento di riflessione su alcuni aspetti peculiari del magistero di papa Bergoglio, rintracciando il filo rosso che li lega nell’idea di “pensiero in cammino”. Ha partecipato all’iniziativa un pubblico tanto numeroso da non essere contenuto nel salone del Centro S. Giovanni Paolo II di Ancona Coordinata da Marino Cesaroni, direttore di “Presenza”, la tavola rotonda è stata introdotta e conclusa dall’Arcivescovo Angelo Spina e si è strutturata in tre densi interventi. Luigi Accattoli, vaticanista del “Corriere della sera”, ha incentrato il suo intervento sulla definizione di “pensiero in cammino” di Galeazzi, precisandola come “pensiero incompleto”, ovvero aperto, flessibile, creativo, inquieto, in ricerca.
Una indicazione coraggiosa e generosa, non solo per dialogare, ma anche per educare, come ha mostrato Italo Tanoni, recentemente nominato presidente dell’Unesco Marche, che ha messo a confronto le indicazioni pedagogiche di papa Bergoglio, illustrate da Galeazzi nel suo libro, con le linee ispiratrici dell’Unesco, evidenziando alcune significative convergenze. Dal canto suo, l’autore del libro ha richiamato l’attenzione sulla portata non solo ecclesiale ma anche sociale del magistero bergogliano, che inaugura una nuova stagione pastorale e culturale, per cui credenti e non credenti sono chiamati a realizzare insieme una “società samaritana”, dove “farsi prossimo” costituisce imperativo per tutti, perché questa appare, in particolare oggi, la strada maestra, per arginare la inumanità dell’uomo e la disumanizzazione tecnica, e per promuovere la umanizzazione della persona e della società.
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