Nella sala di rappresentanza dell’Arcivescovado di Ancona si è svolta una conferenza stampa, condotta da Marino Cesaroni alla quale hanno partecipato: l’Arcivescovo Angelo e il prof.Giancarlo Galeazzi, per la presentazione de “LE GIORNATE DELL’ANIMA”.
Il professor Giancarlo Galeazzi presentando il programma ha affermato che la sesta edizione de “LE GIORNATE DELL’ANIMA” sarà inaugurata giovedì 19 aprile alle ore 17,30 al Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona da Vittorio Possenti dell’Università di Venezia; seguiranno gli altri incontri nei seguenti giorni: giovedì 3 maggio all’ex Cinema comunale di Castelfidardo, giovedì 10 maggio al Cinema Excelsior di Falconara Marittima, venerdì 18 maggio nell’Aula magna di Ateneo ad Ancona (insieme con il Festival dell’Università Politecnica delle Marche), giovedì 24 maggio nell’Auditorium di Camerano, e venerdì 1° giugno nella Sala San Francesco di Osimo. Alla rassegna, che ha sempre suscitato interesse e partecipazione, collaborano con l’Arcidiocesi di Ancona-Osimo i Comuni di Ancona, Osimo, Castelfidardo, Camerano e Falconara Marittima, l’Università Politecnica delle Marche, l’Istituto superiore di scienze religiose “Lumen gentium” di Ancona, la Sezione provinciale di Ancona della Società Filosofica Italiana, l’Ordine Frati Minori Conventuali di Osimo e la Delegazione regionale del Movimento ecclesiale di impegno culturale delle Marche.
L’iniziativa, promossa a suo tempo dal Cardinal Menichelli, inizialmente riservata ad Ancona, è stata poi estesa a Osimo, e ora, giunta alla sesta edizione, l’arcivescovo Angelo Spina ha ritenuto di estenderla anche a Falconara, Camerano e Castelfidardo. Così da aprile a giugno si svolgeranno in queste sei sedi altrettanti incontri che prenderanno in considerazione l’anima da diversi punti di vista (filosofico, pedagogico, psicologico, antropologico, etico e teologico) e secondo diverse tematiche (educativo, affettivo, ambientale, mediale, generazionale e sociale). Sono approcci differenti, ma accomunati dalla denuncia della crescente “inumanità” degli individui, “disumanizzazione” della società e “deumanizzazione” della tecnologia, di fronte alle quali si vogliono offrire motivi di speranza per riappropriarsi della identità umana, nella convinzione che l’uomo è, sì, parte della natura e della storia, ma non si esaurisce in esse: eccede l’una e l’altra per una sua “specificità”, che è altra cosa dal cosiddetto “antropocentrismo” e dal cosiddetto “specismo”, pur ribadendo che l’uomo oltrepassa natura e storia, grazie alla sua capacità di trascendimento e di trascendenza che esercita nei diversi ambiti della convivenza.
Mons. Arcivescovo ha sottolineato come il mondo contemporaneo abbia bisogno di un pensiero pensato. C’è bisogno di incontrarsi per pensare e il nostro pensiero deve essere rivolto ai giovani nel senso per creare un rapporto con loro. Viviamo in un mondo nuovo dove il digitale che per noi è una protesi per i giovani è una realtà. Qualcuno li definisce nativi digitali. In questo mondo dobbiamo aiutarli a far sì che il digitale che si identifica con Internet non crei disagio e dipendenza.
Mons. Spina ha inoltre parlato della prossima Festa Patronale, il 4 maggio, che vedrà il ritorno del Cardinal Menichelli che presiederà la solenne concelebrazione eucaristica con la partecipazione dei vescovi nati nella nostra diocesi: Mons. Francesco Canalini, Mons. Claudio Giuliodori, Mons. Giuseppe Orlandoni, Mons. Luciano Paolucci Bedini. Ricorrono quest’anno i 1600 anni da quando il corpo di S. Ciriaco è giunto in Ancona e l’occasione darà il via ad un ventaglio di iniziative che si apriranno in autunno e continueranno anche il prossimo anno in cui ricorrono gli 800 anni dalla partenza di San Francesco dal Porto di Ancona per l’Egitto. Il tema di fondo sarà: “Ancona porta d’oriente, con san Ciriaco e san Francesco, via della pace”.
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