La mostra racconta l’origine e l’esperienza dell’Associazione Famiglie per l’Accoglienza, una rete di più di tremila famiglie (in Italia e in diversi Paesi del mondo) che dal 1982 si accompagnano nelle varie forme di accoglienza – adozione, affido, cura degli anziani e dei disabili, ospitalità di adulti e di migranti – e la propongono come un bene per la persona e per la società intera.
La prima sezione documenta il metodo che alimenta la vita dell’Associazione, il moto di gratuità totale che la caratterizza e l’amicizia che la sostiene nell’aprire le porte della propria casa a bambini, giovani e adulti bisognosi, con passati spesso drammatici e dolorosi. Ma il percorso intende sperimentare una nuova e originale dimensione di testimonianza e propone un’ulteriore sfida, quella di verificare se l’essenza della gratuità, che nasce dalla passione per l’uomo, possa comunicarsi solo nel “come” dell’accoglienza o anche attraverso modalità impreviste e inedite, nella prospettiva suggerita da don Giussani in un intervento del 1993, che ha sollecitato e guidato il lavoro dei curatori in tutto il suo sviluppo:
«Occorre che riaccada […] quello che è accaduto […] in principio: non “come” è accaduto in principio, ma “quello” che è accaduto in principio: l’impatto con una diversità umana in cui lo stesso avvenimento […] si rinnova».
A partire dalla dinamica dell’avvenimento e dalla necessità che si rinnovi il suo impatto per continuare a sorprendere, la mostra presenta il frutto di un incontro, quello tra alcune famiglie dell’Associazione e quattordici artisti, invitati a frequentare le loro case, per poi esprimere lo stupore vissuto, la scoperta maturata, il “quello” attraverso il proprio “come”, ciascuno con la propria originalità, secondo la propria sensibilità e nella forma espressiva specifica.
Le opere artistiche che sono nate e di cui i pannelli della mostra presentano il processo creativo, nei diversi campi della musica, della pittura, della scultura, della fotografia, della poesia e del teatro, raccontano del “Quello” che genera tutto.
Al centro del percorso permane la sfida che ha guidato il lavoro comune fin dall’origine: l’accoglienza come avvenimento che riaccade e che può essere incontrato, per un impatto che permane, come possono testimoniare le famiglie accoglienti, i figli accolti, gli stessi artisti e tutti i visitatori del Meeting: il fatto originario è quello, ma sempre nuovo, nella modalità in cui in ogni presente si ripropone.
La mostra è promossa dall’Associazione Famiglie per l’Accoglienza, a cura di Luca Sommacal e Marco Mazzi
Durante la settimana sono previsti diversi incontri su varie esperienze di accoglienza, secondo il seguente programma, che potrà subire cambiamenti, da verificare sul sito di Famiglie per l’Accoglienza: https://www.famiglieperaccoglienza.it/sedi-e-contatti/marche/
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